Per un Pugno di Euro

L'istruzione non ha prezzo...

Un master a 600 euro. Poco direi, se pensiamo che questo nuovo tipo di insegnamento ultra professionalizzante è anche quanto di più costoso ed elitario il mercato offre al momento. Durata: 12 mesi. Splendido, mi iscrivo all'istante! Eppure leggendo l'annuncio, inserito alla voce "stage", qualche dubbio che l'offerta non sia poi tanto conveniente per lo studente mi sorge spontaneo...
"Dal 7 maggio 2007 al 1 giugno 2008 si svolgerà a *** il Master in Giornalismo organizzato dalla redazione di ***. Il Master si propone di fornire le conoscenze, le tecniche e gli strumenti fondamentali per inserirsi nel settore del giornalismo on line e della carta stampata. Si caratterizza per una didattica attiva che si avvale di testimonianze, esercitazioni e della formula del laboratorio. I docenti sono giornalisti, professionisti e tecnici della comunicazione. L'attività formativa prevede: 50 ore di attività in aula (lezioni, esercitazioni, laboratorio) e lo stage della durata di 12 mesi"

12 mesi. Di stage non retribuito. Quindi, riassumendo, io vi elargisco 600 euro (2 o 3 stipendi di stage retribuito) e voi in cambio mi impartite insegnamenti per 50 ore (12 euro che si allontanano dal mio portafoglio ogni ora). Poi io vi presto manodopera gratis per 1 anno. Non potrete considerarmi del tutto inutile e improduttivo, a meno che non vogliate ammettere che le vostre costosissime lezioni non sono servite a niente. Certo, la teoria è una cosa, la pratica è un'altra. E allora perché insegnare in aula? Un anno di stage, da solo, dovrebbe essere più che sufficiente. Un problema che poi si presenta con ogni offerta di stage, soprattutto se prolungata, ancora di più se aperta a soli candidati "autonomi e con esperienza": come conciliare il fatto che io fornisco un guadagno all'agenzia/azienda con il fatto che non vengo ricompensato per questo?
Da qui la decisione di presentare l'annuncio in questione agli "Stage Awards". Ma solo fuori concorso. Perché? Beh, il motivo è presto detto: un'offerta in cui si invita il candidato a versare un pagamento di 600 euro per lavorare un anno gratis sbaraglierebbe anche l'avversario più agguerrito. Per tutelare la serietà della competizione siamo quindi obbligati a evitare la concorrenza sleale!

postato da Njnye @ 02:21